Vulvodinia: il nemico silenzioso da conoscere per aiutare le donne
Incontro pomeridiano e con grande partecipazione quello che il 2 febbraio ha presentato il progetto “Vulvodinia. L’urlo silenzioso di una malattia invalidante intercettato dal Rotary”. In evidenza l’impegno del Club nell’affrontare un tema poco conosciuto ma di grande importanza, ovvero una patologia ginecologica invalidante che colpisce circa il 15% delle donne, portando dolore alla vulva con bruciore e arrossamenti. La serata ha visto la partecipazione di professionisti ed esperti di alto livello, permettendo ai soci del Club di acquisire maggiore consapevolezza sul tema e di trattare argomenti importanti con un elevato grado di partecipazione. Come ha spiegato il presidente Antonio Ascione, l’incontro costituisce la prima parte di un progetto più ampio, che prevede la creazione di uno sportello virtuale per supportare le donne colpite da questa patologia. L’iniziativa nasce dall’impegno della Commissione sanità del club, in particolare di Maria Serena de’ Santi e Roberta Lanzillo. Il tema è stato affrontato sotto i diversi aspetti medici, psicologici, terapeutici da un panel di esperti multidisciplinare: l’attivista e divulgatrice Chiara Natale “LaPelvi”, i ginecologi Costantino di Carlo e Maurizio Guida, il sessuologo Pierluigi Izzo, il fisioterapista Fabrizio D’Urso, la nostra Roberta Vacca psicologa e psicoterapeuta, e l’osteopata Roberta Giovanna Perna.
I malati di sclerosi multipla trovano equilibrio e sorriso nella magia del tango
“Tango e Sclerosi Multipla: ritroviamo l’equilibrio danzando”: il progetto del Rotary Club Napoli è stato presentato il 9 febbraio presso l’aula magna della Scuola di Medicina dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, che ha preso parte allo sviluppo dell’iniziativa insieme con l’Associazione Italiana Sclerosi Multipla, l’Associazione Culturale “Tango Bar” e l’associazione culturale “Cur’Arti”. Nato dall’idea del nostro presidente Antonio Ascione, appassionato di tango, e realizzato con Roberta Lanzillo, docente di Neurologia della Federico II e con il maestro Peppe di Gennaro, il progetto coinvolgerà inizialmente 25 persone affette da Sclerosi Multipla, accuratamente selezionate. La combinazione di passi, figure, tecnica e musica tipica del tango rappresenta una valida forma di terapia complementare per la Sclerosi Multipla, malattia neurodegenerativa che colpisce il sistema nervoso centrale, può esordire a tutte le età, ma si manifesta in particolare tra i 20 e i 40 anni. Alla presentazione sono intervenuti i professori della Federico II Maria Triassi, Vincenzo Brescia Morra, e Maurizio Guida, e i presidenti di AISM Napoli e dell’Associazione Cur’Arti, rispettivamente Gianluca Pedicini e Francesca Barrella.