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Un mese e un giorno dopo la prima riunione via Internet del Rotary Club Napoli, l’8 maggio ha debuttato anche la “spillatura” virtuale. Anzi tre spillature, per celebrare l’ingresso nel Club di altrettante nuove socie. Si tratta di Marina Imperato, dirigente presso il MIUR, presentata dal presidente Attilio Montefusco, Antonella La Porta, commercialista e consulente aziendale, presentata da Attilio Leonardo e Claudia Mandato, medico responsabile dell’Epatologia Pediatrica presso gli ospedali Santobono-Pausilipon, presentata da Guido Lanzillo. Altrettanto virtuale, ma caloroso e partecipato, l’applauso di benvenuto da parte dei 52 presenti alla riunione, fra i quali gli ospiti Tiziano Briata da Gallarate, Andrea Cendali da Roma, Carlo Parenti da Napoli, Fabio Rossi da Napoli.
Il tema dell’incontro, focalizzato sull’attualità: “Verso la fase 2: impatti economici del Covid-19”, è stato affrontato da due esperti del mondo bancario e della finanza: il dott. Gregorio De Felice
Chief Economist e Head of Research della Banca Intesa Sanpaolo, e il dott. Giuseppe Nargi, Responsabile della Direzione Regionale Sud (Regioni Campania – Puglia – Basilicata – Calabria) dello stesso istituto di credito, presentati dal Socio Roberto Morleo, che ha ricoperto con grande garbo e perizia il ruolo di moderatore della conversazione.
La relazione del dott. De Felice
La Fase 2 è partita tra molte polemiche e certamente proseguirà sviluppandone ulteriori. Di seguito, la sintesi dell’intervento dell’economista di Intesa Sanpaolo.
“Il Paese Italia dimostra ancora una volta di essere un territorio complicato, con un eccesso di frazionamento dei poteri decisionali.
Certamente il numero dei contagiati è di molto superiore rispetto ai dati ufficiali, come la maggior parte degli scienziati afferma, vi sono quindi molti contagiati, con forte presenza di soggetti asintomatici, pertanto è corretto dire che la diffusione della malattia è silente.
Fervono le discussioni tra i virologi, ma tutto questo aggiunge incertezze alla già grave situazione di disagio che vivono le persone e le imprese. La realtà odierna ci costringe a convivere con il contagio, una possibile strategia è quella che è stata denominata ‘The Hammer and the Dance’, ovvero il martello e la danza.
Nel senso che occorre dare martellate al tasso di crescita dei vantaggi e, contemporaneamente, convivere con il virus. In che modo? Con la tattica delle tre T:
Test sierologi e tamponi ad ampio spettro – Tracciare le Persone – Tracking ovvero verificare come si spostano i contatti dei contagiati
L’esempio della Corea del Sud. A metà marzo 2020 il Paese asiatico figurava tra quelli a maggior tasso di contagio. Oggi è scomparsa dal radar, è al 28° posto, in fondo alla classifica dei paesi più colpiti. Questo risultato è stato ottenuto grazie a disposizioni molto severe in materia di isolamento e grazie all’uso massiccio di tecnologia per controllare i contagiati.
Le questioni economiche. Il Grande Rischio è che – dopo uno choc così pesante sul lato sia dell’offerta sia della domanda – non sia garantita su larga scala la continuità aziendale e che molte Imprese, soprattutto le PMI, non resistano all’impatto. Infatti, quando si verificano i due choc (domanda-offerta), è difficile che le Imprese riescano a restare sul Mercato, nonostante l’immissione di liquidità da parte delle Autorità finanziarie.
Ora è necessario continuare a comprare tempo iniettando liquidità, anche se per molti settori la liquidità sotto forma di prestiti non è sufficiente e bisognerebbe pensare alla erogazione di contributi a fondo perduto.
L’aspetto positivo è che rispetto alla Crisi del 2008/2009 e di quella 2011 il mondo delle Imprese è migliorato: ci sono meno Imprese e sono più solide.
Non bisogna escludere dalle misure di supporto governative le Imprese in difficoltà, a tutte bisogna dare un aiuto ed una speranza.
Inoltre, quella parte di aiuto che arriva sotto forma di prestiti dovrebbe prevedere una durata dei finanziamenti superiore a quella dei 72 mesi prevista dal
In Europa Decreto Legge 23 dell’8/04/2020, la durata dovrebbe essere di almeno 120 mesi.
Il Debito Pubblico. Il PIL mondiale è pari a 90.000 miliardi di $, per tamponare questa situazione si è bloccata la straordinaria macchina mondiale che genera un volume così alto di Prodotto. In alcuni Paesi per far fronte all’emergenza sono state stanziate risorse finanziarie pari fino al 10% del PIL, negli USA le risorse stanziate sono state pari a 2.000 miliardi di dollari, nonostante questo la disoccupazione schizzerà dal 3% di febbraio al 15% dei prossimi mesi.
Nei Paesi membri della UE il PIL è di 20.000 miliardi di Euro, quindi un intervento pari al 10% del PIL dovrebbe stanziare circa 2.000 mld, che al momento ancora non ci sono.
Con gli stanziamenti sinora deliberati si arriva a circa 400 mld,con gli aiuti in corso di delibera si arriva a circa 1.000 mld, ma ne occorrono 2.000!!
Il PIL Italia è di 1.800 miliardi di Euro, per effetto del calo di produzione da Covid-19 il PIL si ridurrà del 10%, mentre il debito pubblico salirà dal 134 al 158% del PIL.
IL MES. Non c’è alcun dubbio che l’Italia debba acconsentire ad accedere al MES per il 36 mld da destinare alla spesa sanitaria.
Deve ripartire la spesa pubblica, attivando i meccanismi di investimento anticiclici che consentiranno la ripresa economica ad emergenza cessata”.
A conclusione della relazione del dott. De Felice, è intervenuto il dott. Nargi il quale, anche sollecitato da richieste formulate dai Soci e dagli Ospiti partecipanti, ha fornito un’ampia informativa riguardo alla operatività delle Banche in questo frangente.
In particolare, il dott. Nargi si è soffermato sulle modalità di accesso alle misure finanziarie previste dal DL n. 23 dell’8/04/2020, che prevede la concessione di finanziamenti alle Imprese a tassi calmierati e con la garanzia statale, rilasciata dal Fondo Centrale e da SACE, in base alle caratteristiche dimensionali delle Imprese richiedenti.
La donazione propiziata da Marco Monsurrò
Il Presidente Attilio Montefusco, prendendo la parola al termine degli interventi, ha rivolto un pubblico ringraziamento al Socio Marco Monsurrò, per aver propiziato una contribuzione al Club di 10mila dollari che sarà destinata a iniziative solidali e di formazione. Monsurrò ha preso la parola, raccontando che la vicenda da cui trae origine questa donazione nasce dall’aiuto da lui dato ad Ibrahim Eshak un amico yemenita, quando il suo paese era in guerra con l’Arabia Saudita, concretizzato in 9 mesi di ospitalità e ottenimento delle protezioni diplomatiche necessarie affinché, a conflitto concluso, potesse tornare in Yemen. Questi, ormai tornato felicemente in patria, ha espresso l’intenzione di concretizzare la sua riconoscenza verso Napoli con una donazione che Marco Monsurrò ha indirizzato verso il Club, che probabilmente la utilizzerà organizzando prestiti d’onore per studenti stranieri meritevoli.
Il Presidente, concludendo la riunione, ha anche informato dell’ottimo risultato della raccolta fondi eseguita dal Gruppo S.O.S. Salvadanaio Operazione Solidale costituito dalla nostre Socie, insieme alle mogli dei nostri Soci, e destinati alla Fondazione Santobono-Pausilipon, pari a 4000 euro per finanziare l’acquisto di parrucche per le pazienti oncologiche, la cui materiale consegna si auspica di poter realizzare al più presto.
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