Martedì 21 marzo la riunione conviviale del Rotary Club Napoli ha avuto come tema “La fusione tra Banca di Credito Popolare e Banca Regionale di Sviluppo un’opportunità per il territorio”, relatori Mauro Ascione Presidente della Popolare di Torre Del Greco e Pina Amarelli Mengano, già presidente della BRS. Di solito si è portati a pensare alle banche come a una realtà fredda , fatta solo di numeri, che non dialoga con il territorio: i relatori hanno invece portato la propria esperienza, illustrando alla platea una storia che concilia la modernità con uno stretto legame con le realtà locali. Esperienza che ha visto la Banca Regionale di Sviluppo fondersi con la Popolare di Torre del Greco, matrimonio che, secondo i relatori , sarà ricco di soddisfazioni. L’incontro ha consentito anche ai soci meno addentro di conoscere una realtà nata da poco ma che promette una rinnovata attenzione verso una zona che ancora soffre la mancanza di una vera istituzione creditizia come lo fu il Banco di Napoli. La professoressa Amarelli ha raccontato la propria esperienza di professionista affermatasi in un mondo tutto al maschile, occupando una posizione di responsabilità e non solo di mera rappresentanza in un settore poco abituato alle donne come quello delle banche. L’intervento ha posto anche l’accento sulla serenità con cui la procedura tra le due banche si è svolta, ricevendo anche i complimenti della vigilanza della Banca D’Italia, in una procedura in cui per una volta sono stati accantonati gli interessi di parte privilegiando la creazione di una realtà creditizia solida e in grado di competere sul mercato. È seguito poi l’intervento del dott. Mauro Ascione, Presidente della Popolare di Torre del Greco, che ha descritto l’esperienza del suo istituto di credito, tra le realtà del settore più interessanti, a maggior ragione per il fatto di operare in un’area complessa ed economicamente difficile come il Napoletano. Ascione, dopo aver raccontato delle origini del suo rapporto con la banca quando, ancora bambino, andava in sede a trovare il nonno, proseguito fino ai giorni nostri: un’esperienza, quella della Popolare di Torre del Greco, che ha come presupposto la stretta connessione con il territorio vesuviano, attraverso iniziative tese a valorizzarlo, alle quali si accompagna anche una significativa attività in ambito sociale e culturale. Fra queste, il recupero di Palazzo Vellalonga, sede attuale dell’Istituto, riportato a nuova vita. Insomma non semplicemente una banca, come è facile pensare in astratto, ma una realtà che punta a creare un rapporto molto forte con i propri soci, che – parole del presidente Ascione – sono come parte di una grande famiglia.
(resoconto a cura di Nico Dente Gattola)